Nel gennaio 2005 il Signor Attila Gódi, titolare della Mediterran Kft., Ungheria, pianificò la ristrutturazione dell’impianto di indurimento del suo stabilimento principale di Bóly, nel cuore dell’Ungheria. Già precedentemente la Mediterran Kft. riscaldava le sue camere di indurimento (complessivamente 4 camere doppie, 9 camere singole e una camera a carosello) tramite radiatori iniettando acqua “atomizzata” fredda negli ambienti caldi, mediante ugelli. Iniettando acqua fredda veniva abbassata la temperatura dell’ambiente, di conseguenza si evitava un inutile riscaldamento delle camere e l’immissione di altra energia. All’epoca i risultati non furono soddisfacenti. L’insoddisfazione era dovuta soprattutto al consumo particolarmente elevato di gas e alla cattiva e lenta regolabilità del sistema.