Procedimenti di prova non distruttivi:metodi e campi applicativi

Serie C&PI sui metodi di prova della durabilità di calcestruzzo indurito – parte 3/3

Negli anni passati l’aspetto della durabilità ha acquisito un’importanza sempre maggiore in seno all’industria del calcestruzzo. I meccanismi di danneggiamento del calcestruzzo vengono spesso posti in correlazione con la qualità del copriferro, la cui funzione dovrebbe essere quella di tutelare l’armatura dalla penetrazione di sostanze aggressive provenienti dall’ambiente. Per determinare la qualità del copriferro è stata sviluppata una serie di metodi di prova. In futuro questi metodi verranno utilizzati con frequenza sempre maggiore per il monitoraggio della qualità nella produzione del calcestruzzo. In una serie di tre articoli, C&PI intende illustrare gli attuali trend internazionali e i metodi di prova della durabilità. La parte 3 tratta di procedimenti di prova non distruttivi per il controllo della qualità e la determinazione dello stato di manufatti in calcestruzzo. Mentre in quest’ultimo caso i test normalmente servono a pianificare i provvedimenti di risanamento più adatti, i test di controllo della qualità di manufatti cementizi possono essere svolti sia su edifici nuovi che risanati. La presente relazione illustra i test non distruttivi tradizionali e segnala gli attuali sviluppi nel campo dei nuovi procedimenti di prova.

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