I materiali da costruzione a base di cemento presentano bassi valori di resistenza a trazione e bassi valori di capacità di dilatazione. Questi materiali da costruzione sono fragili ed estremamente soggetti a fessurazioni, in particolare dovute a variazioni della lunghezza dell'elemento costruttivo, e per lo più indifferentemente dalle cause della variazione di lunghezza. Come punto di partenza per il presente lavoro è stato scelto un metodo generalmente noto in base al quale nei metalli praticando un foro al vertice di una fessurazione si induce una riduzione della tensione e pertanto un rallentamento dell'espansione della fessurazione. Nel corso dell'articolo si dimostrerà che una sostituzione parziale di inerti naturali con inerti a base di gomma ricavati da vecchi copertoni macinati rappresenta una soluzione adatta per migliorare l'espandibilità e riduce il pericolo di una fessurazione da ritiro nel calcestruzzo tramite localizzazione della fessurazione stessa. Purtroppo gli esiti delle indagini confermano anche che le caratteristiche ideali, ossia un basso modulo elastico e un'elevata resistenza, sono due valori che si escludono a vicenda. Il modulo elastico viene ridotto in modo vantaggioso, tendenza che può essere prevista tramite applicazione di leggi della miscelazione come le Hashin-Shtrikman-Bound, in cui il calcestruzzo modificato con gomma viene considerato un materiale composito bifase. Se ne desume che nei casi in cui bassi valori di resistenza non rappresentano un ostacolo, ma dove invece si desidera ottenere elevati valori di resistenza alla fessurazione in caso di variazioni della lunghezza, un uso costante di questo materiale tramite riciclaggio di vecchi copertoni è in grado di offrire un palese contributo alla protezione ambientale.
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