Con un consumo globale pari a ca. 14 miliardi di m3, il calce- struzzo è di gran lunga il materiale artificiale più utilizzato. È responsabile dell’8% ca. delle emissioni di CO2 a livello mondiale, il 90% delle quali è riconducibile alla produzione di clinker di cemento. La sostituzione del clinker nel cemento e, in ultima analisi, nel calcestruzzo mediante materiali alternativi può ridurre notevolmente le emissioni di carbonio. L’industria delle costruzioni è quindi chiamata a contribuire attivamente al conseguimento degli ambiziosi obiettivi di riduzione di CO2, adottando misure chiare in un’epoca di profondo cambiamento. L’introduzione della nuova norma europea sul cemento (EN 197-5 2021) e l’ampia disponibilità di tipologie di cemento a ridotto contenuto di clinker nel mercato europeo sono solo alcuni esempi di questo cambiamento. Di conseguenza, il settore della prefabbricazione, dove solitamente si utilizzano elevate quantità di cementi di tipo I (percentuale di clinker ≥ 95 %), si trova di fronte alla sfida di abbassare la percentuale di clinker nel calcestruzzo e ridurre le emissioni di CO2.
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Gaetano Guarino, Customer Segment Manager Precast and MCP Europe, Master Builders Solutions Italia Spa, Italia Ida Ros, Admixtures Development Precast and MCP Manager, Master Builders Solutions Italia Spa, Italia Sandro Moro, Concrete Technology and Materials Innovation Manager, Master Builders Solutions Italia Spa, Italia Master Builders Solutions Deutschland GmbH Glücksteinallee 43-45, 68163 Mannheim, Germania https://info.master-builders-solutions.com/en/masterco2re www.master-builders-soulutions.com